Lunedì 14 maggio, al cinema Loreto di Pesaro, oltre 200 ragazzi di alcune scuole superiori di Pesaro hanno partecipato a un incontro organizzato da Fondazione Caritas Pesaro Onlus al termine di un percorso formativo sulla povertà svolto in circa 40 classi dalla Caritas diocesana in collaborazione con gli insegnanti di religione.
Gli alunni di alcune classi del Liceo Classico e Linguistico ‘T. Mamiani’, del Liceo Scientifico ‘G. Marconi’, del Liceo Artistico ‘F. Mengaroni’ e dell’Istituto d’Istruzione Superiore ‘A. Cecchi’ hanno presentato progetti da loro ideati per contrastare una situazione di povertà o di disagio individuata nel territorio in cui vivono.
Erano presenti – accolti da Andrea Mancini, Coordinatore Opere Segno e Formazione Volontari di Fondazione Caritas Pesaro – l’Arcivescovo di Pesaro, Mons. Piero Coccia, l’Assessore alla Crescita, Giuliana Ceccarelli, l’Assessore alla Solidarietà , Sara Mengucci, e gli insegnanti di religione che hanno aderito al progetto formativo. E’ intervenuto anche il Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che ha assistito alla presentazione dei progetti lasciando la parola agli Assessori presenti.
Mons. Piero Coccia, che ha aperto l’incontro, ha sottolineato la funzione educativa della Caritas. “Il vostro progetto – ha detto parlando ai ragazzi – possiede una forte valenza educativa: da un lato siete stati invitati a percepire voi stessi come persone portatrici di ricchezza, creatività, potenzialità; dall’altro avete preso atto delle povertà sociali e umane del territorio.”
L’Assessore Giuliana Ceccarelli, sottolineando la portata sociale del progetto, ha esortato i ragazzi a fare esperienza di volontariato. “Abbiate a cuore il discorso del volontariato in qualunque settore – ha continuato – vi permetterà di conoscere meglio voi stessi attraverso varie forme di vicinanza”.
L’Assessore Sara Mengucci, ricordando come la povertà non sia mai solo economica e possa assumere tanti significati, ha ribadito un obiettivo importante che il Comune condivide con la Caritas: “quello di dare opportunità di vita alle persone, insieme alla possibilità di migliorarsi.”
Dieci i progetti presentati dagli studenti secondo varie modalità espressive e tecniche: dalla produzione di brevi video alla proiezione di slide in PowerPoint, dalla realizzazione di disegni alla lettura di testimonianze.
Varie anche le povertà emerse: dai problemi legati all’accessibilità dei mezzi di trasporto pubblici per disabili (4° A del Mamiani), alla povertà intesa come ‘pregiudizio’ (4°B del Mamiani); dalla povertà di relazioni tipica del mondo giovanile di oggi dove “noi ragazzi tendiamo a mostrarci sui social per come non siamo”, come ha spiegato una ragazza della 4°C del Mamiani, alla povertà di felicità, come illustrato dai ragazzi della 4°D del Mamiani nel loro progetto ‘Felicità in 4D’. Gli alunni della 4°E (sempre del Mamiani) hanno presentato un video dal titolo ‘Umano’, ricordandoci come anche un piccolo gesto di solidarietà possa essere determinante per la vita di una persona, mentre i ragazzi della 4°G (Mamiani) hanno presentato un progetto per una più facile accessibilità al Campus durante i giorni di pioggia quando il sottopasso viene allagato.
I ragazzi della 4°D del Marconi hanno sottolineato come un piccolo gesto, se compiuto da tanti, possa diventare qualcosa di grande per la comunità presentando un progetto di valorizzazione di una ricchezza (dialetto) che potrebbe venire insegnato nelle primarie dai nonni, mentre la 4°B (sempre del Marconi) ha ideato un progetto di recupero delle eccedenze alimentari negli ospedali.
La 4°C del Mengaroni, utilizzando modalità espressive grafiche e artistiche tipiche di quella scuola, è partita da una frase di Papa Francesco (‘per il dilagare dell’iniquità si raffredda l’amore di molti’) per arrivare a varie definizioni della gioia. La 3°DP del Cecchi ha presentato un progetto di contrasto alla disabilità attraverso lo sport (rugby) e attività di giardinaggio, mentre la 4°E (sempre del Cecchi) ha presentato un progetto di giardinaggio (‘un orto al metro quadro’) ideato per anziani residenti in case di riposo, realizzabile anche all’interno delle strutture.
Dopo le presentazioni dei progetti è stato illustrato il ‘Caritas Camp 2018’: una settimana di volontariato sociale e vita comunitaria, esperienze interculturali e incontri formativi che si terrà a Pesaro dal 18 al 23 giugno 2018.
A seguire, l’intervento di don Gianluca Pelliccioni che ha ricordato come la relazione e la fiducia, alla base del metodo Caritas, siano i veri strumenti di conoscenza della realtà. “Cristo – ha detto don Gianluca – si è fatto povero perché si mette in relazione con noi anche quando noi lo rifiutiamo”.
Al termine dell’incontro, gli insegnanti di religione presenti hanno sottolineato la validità del percorso educativo avviato tre anni fa con la Caritas nelle scuole: cammino che aiuta i ragazzi a essere audaci nell’incontro con l’alterità, a fare emergere le loro paure, ma anche la loro creatività e genuinità.